La norma UNI 11381:2010 definisce il metodo per progettare e realizzare sistemi di monitoraggio degli infestanti negli ambienti delle attività alimentari al fine di predisporre la documentazione per la sua successiva valutazione e conseguentemente poter intraprendere opportune azioni e strategie di lotta agli infestanti in qualsiasi fase della filiera alimentare, importazione compresa, a partire dalla produzione primaria di un alimento, fino alla conservazione, al trasporto, alla vendita o distribuzione al consumatore finale.
Il nostro piano di monitoraggio degli infestanti è in linea con la norma e prevede il posizionamento di specifiche postazioni negli ambienti delle attività dove si attuano le fasi della produzione, trasformazione, e distribuzione degli alimenti. Successivamente, si procede alla ispezione delle postazioni con frequenza regolare al fine di raccogliere e registrare i dati di monitoraggio.
Progettazione del sistema di monitoraggio
Negli ambienti da sottoporre a monitoraggio, vengono preliminarmente individuati gli alimenti presenti, le attività svolte e i punti critici da prendere in considerazione. Da questa determinazione e dagli elementi di seguito elencati scaturisce il piano di monitoraggio.
- in relazione agli alimenti presenti, si prevede il monitoraggio di tutti gli infestanti per i quali sussiste un rischio di infestazione e sia disponibile una postazione;
- per il posizionamento delle postazioni si privilegiano i punti critici degli ambienti;
- le postazioni vengono collocate in modo tale da assicurare una buona copertura degli ambienti in relazione alla capacità attrattiva;
- il tipo e il posizionamento delle postazioni viene riportato su idonea planimetria.
Monitoraggio in relazione alla specie infestante
Tignole e altri lepidotteri: per ciascun ambiente viene prevista la installazione di trappole uv oppure trappole a feromoni specifiche per ciascuna specie o per gruppi di insetti richiamati dallo stesso attrattivo.
Coleotteri: per il loro monitoraggio degli ambienti è prevista la installazione di trappole uv oppure trappole a feromoni vicino ai punti critici e dove sia prevedibile la loro presenza.
Mosche e altri insetti volanti: la sistemazione delle trappole uv viene effettuata all’interno o all’esterno degli ambienti, in relazione alla tipologia e alle specifiche del fabbricante. Il numero di trappole uv da posizionare è variabile in funzione delle caratteristiche di attrattività delle stesse e comunque entro ciascun ambiente deve essere prevista la installazione di almeno 2 trappole uv.
Blatte e altri insetti striscianti: per ciascun ambiente è previsto il posizionamento di trappole collanti nei luoghi più favorevoli allo sviluppo di questo insetto o nei quali sia prevedibile la loro presenza.
Topi e ratti: negli ambienti non produttivi (aree esterne, aree rifiuti, aree di carico/scarico merci, magazzini, ecc.) si procede alla installazione di erogatori d’esca in robusto materiale plastico, in numero sufficiente a garantire la copertura delle zone interessate e l’efficacia dei trattamenti. Al loro interno verranno posizionate esche rodenticide. L’esca, inserita nel vano di alloggio dell’erogatore, si ancora perfettamente ad esso impedendone la fuoriuscita accidentale. L’esca può essere solo consumata all’interno dell’erogatore e non può essere dispersa.
Per la realizzazione del monitoraggio, le ispezioni rispettano i seguenti criteri:
- Ogni 30 giorni si deve effettuare almeno un’ispezione degli ambienti attraverso la conta degli insetti catturati nelle trappole e/o la rilevazione dei consumi d’esca, con l’ausilio di specifiche liste di controllo nelle quali si riportano in dettaglio le osservazioni raccolte.
- Le ispezioni vanno eseguite con maggiore frequenza qualora vi siano condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo sviluppo degli infestanti.
- Durante l’ispezione viene raccolto nel dettaglio qualsiasi dato di cattura e/o osservazioni tecniche in merito alle carenze igieniche e/o strutturali osservate.
- Le trappole e gli attrattivi vengono mantenuti in condizioni di massima efficienza, ripristinando superfici collanti o sostituendo feromoni e attrattivi secondo le cadenze indicate.
Documentazione e verifica
La documentazione relativa al sistema di monitoraggio riporta i seguenti elementi:
- le specie di infestanti sottoposte a monitoraggio all’interno degli ambienti;
- a quale specie di infestante è destinata ciascuna postazione;
- il numero e la tipologia delle postazioni installate e il tipo di attrattivo utilizzato;
- la data di collocazione della trappola negli ambienti e la data di sostituzione dell’attrattivo;
- la mappatura delle postazioni riportate su planimetria sulla quale vengono riportati i punti di collocazione delle postazioni e la numerazione di ciascuna di esse;
- i dati raccolti durante ciascuna ispezione relativi a catture e/o consumi d’esca;
- periodiche elaborazioni dei dati di monitoraggio raccolti durante ciascuna ispezione al fine di osservare graficamente la presenza degli infestanti di ciascun ambiente e il loro andamento nel tempo;
- l’utilizzo e l’affissione di cartelli segnalatori che evidenziano la posizione della postazione e riportano la numerazione che corrisponde a quella indicata nella planimetria e nella scheda utilizzata per le ispezioni;
- la descrizione delle non conformità rilevate;
- l’ azione correttiva intrapresa per gestire la non conformità relativamente all’attuazione del sistema di monitoraggio;
- il nominativo della persona che ha effettuato ciascuna ispezione.
- per ogni postazione, prodotto, attrattivo, sono disponibili le schede tecniche e/o di sicurezza.
Il sistema di monitoraggio viene sottoposto a verifica a intervalli appropriati, o ogni qualvolta siano modificati gli obiettivi. In base alla verifica, vengono adottate le opportune azioni correttive.
“La lotta agli infestanti è complessa e richiede strategie accettabili sia sotto il profilo economico, sia per la salute del consumatore. Da parecchi anni si utilizzano diversi sistemi di monitoraggio che permettono di rilevare la presenza degli infestanti negli ambienti e l’andamento delle popolazioni nel tempo. La loro armonizzazione può consentire un omogeneo utilizzo di dati e di informazioni ai fini della prevenzione, del controllo e della lotta agli infestanti” (estratto da Introduzione Norma UNI 11381:2010).
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