Le blatte o scarafaggi sono insetti presenti in tutto il mondo e alcune specie si sono adattare a vivere come infestanti di ambienti occupati dall’uomo. In Italia solo quattro specie si rendono responsabili di gravi infestazioni: la Blatta orientalis, la Blattella germanica, la Supella lonipalpa, la Periplaneta americana e solo di recente è stata segnalata la presenza della Polyphaga aegyptiaca. Queste specie risultano colonizzatrici di abitazioni, industrie alimentari, ospedali, mense, alberghi, nonché dei mezzi di trasporto, quali navi, aerei, ecc., diffondendosi con gli scambi commerciali. Le blatte si spostano facilmente da un ambiente a un altro, accedendo attraverso i canali di scarico e le reti fognarie, ma possono anche essere inconsapevolmente portate all’interno degli edifici, nascoste in imballaggi provenienti da magazzini infestati. Inoltre possono trasportare sul proprio corpo vari parassiti e possono determinare rischi sanitari come la comparsa di reazioni di tipo allergico, nonché contaminare gli alimenti e le superfici su cui transitano.
Spesso la presenza delle blatte è collegata a situazioni di scarsa pulizia e/o di carenze strutturali e manutentive degli ambienti. Relativamente alle caratteristiche biologiche delle diverse specie, alcuni parametri ambientali possono essere considerati comuni per il loro sviluppo. La presenza di umidità è un fattore indispensabile per la loro sopravvivenza, così come la disponibilità di cibo. Anche le fonti di calore costituiscono aree di aggregazione, di crescita e di riproduzione di questi insetti. Nelle costruzioni riscaldate, o comunque dove la temperatura non subisce sbalzi rilevanti, dove abbondano nascondigli e cibo, le blatte riescono a sviluppare in breve tempo gravi infestazioni. Hanno abitudini prevalentemente notturne, durante il giorno si nascondono nelle crepe dei muri, sotto i battiscopa o in altri nascondigli, specie se vicini fonti di calore e umidità come frigoriferi, canali di passaggio per i tubi dell’acqua calda, piani cottura, forni, lavabi, parti inaccessibili dei mobili, anfratti delle pareti, cantine, fognature e aree rifiuti.
È possibile verificare la presenza delle blatte all’interno di un edificio, attraverso il riscontro visivo o mediante il posizionamento di trappole collanti che consentono di eseguire il monitoraggio.
Nella maggior parte dei casi, per il controllo delle infestazioni da parte di questi insetti, l’applicazione delle misure di prevenzione risulta più importante della stessa lotta diretta. Mantenere ordine e pulizia dei locali, effettuare una accurata sigillatura ermetica attorno a tutti i punti di annidamento e passaggio, alle canalizzazioni dei tubi di gas e acqua, all’impianto elettrico, applicare griglie metalliche a maglia fine negli scarichi soprattutto se non dotati di sifone, stuccare eventuali crepe e fessure di pavimenti, pareti e soffitti, fare attenzione ai sacchi, sacchetti o cartoni di alimenti provenienti dall’esterno.
Se le blatte sono già annidate all’interno di un edificio, viene richiesto l’uso integrato delle misure di igiene e prevenzione, associato all’applicazione del metodo di disinfestazione più idoneo. I dettagli per una disinfestazione possono variare da luogo a luogo, perché dipendono da diversi fattori quali la situazione ambientale dell’area esterna, la situazione strutturale dell’edificio, gli standard di manutenzione, la situazione igienico-sanitaria, ecc., nonché dalla specie di blatta bersaglio bk46.fi.
Tuttavia, risultati garantiti in merito alle infestazioni da blatte si ottengono quando:
- si è instaurata una stretta la collaborazione tra l’operatore del servizio di disinfestazione e il cliente;
- tutti gli ambienti sono stati accuratamente ispezionati e identificati i punti critici;
- sono state individuate ed eseguire le misure di prevenzione e lotta;
- vengono controllati i risultati attraverso i sistemi di monitoraggio.
VEDI ANCHE:
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Blatte e scarafaggi: controllo e disinfestazione
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Monitoraggio blatte
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Informazioni generali su scarafaggi e blatte
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Supella longipalpa: una blatta sempre più frequente
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Il monitoraggio degli infestanti nelle attività alimentari secondo la norma UNI 11381:2010