Tanto le ninfe quanto gli adulti succhiano sangue di preferenza nell’oscurità. Alla temperatura ambiente la cimice dei letti adulta succhia del sangue ogni 3 a 7 giorni, ma quando la temperatura è più alta e l’ospite è a disposizione si nutre con più frequenza. Le larve devono nutrirsi di sangue prima di ogni muta. A riposo, piega il suo pungiglione sotto la sua testa e il suo protorace. Per pungere, cerca un posto adeguato sulle parti libere del corpo, per esempio il collo, il viso, il petto, gli avambracci e i polpacci. La pelle viene punta con uno stiletto formato da due tubicini capillari.
Il labbro inferiore resta fuori. Attraverso questo doppio tubicino, da una parte viene iniettata saliva anticoagulante e dall’altra viene succhiato il sangue. Il processo di suzione dura da 3 a 20 minuti. La cimice dei letti punge sovente parecchie volte alla ricerca di un capillare. Le pruriginose pustole così prodotte, della dimensione di una lenticchia fino a una moneta da un centesimo, non sono tuttavia allineate come nel caso delle pulci.
La reazione di una puntura di cimice dipende chiaramente dal grado di sensibilità dell’uomo punto. Nel caso di persone sensibili o allergiche, le punture possono portare a estese infiammazioni della pelle e a disturbi dello stato generale quali anafilassi o asma. Il forte prurito provoca lesioni dovute all’intenso grattarsi.